STRABONE (Amasya, Turchia 64 a.C. - ? 24 d.C.)


"GEOGRAFIA. L'Italia"

V 2,5.
"Pisa è fondazione dei Pisati del Peloponneso che, avendo combattuto con Nestore ad Ilio, nel viaggio di ritorno andarono errando alcuni a Metaponto, altri nel territorio di Pisa, pur essendo tutti chiamati Pilii".


VI 1,4.
"Antioco, nella sua opera Sull'Italia, dice che la suddetta regione si chiamava Italia e che su essa verteva la sua trattazione: prima, però, era chiamata Enotria. Egli ne dà come confine dalla parte del Mar Tirreno lo stesso che abbiamo indicato per la Lucania, vale a dire il fiume Laos; dalla parte del mar di Sicilia, Metaponto. Considera esterna all'Italìa la regione tarantina, contigua a Metaponto, chiamando i suoi abitanti Iapigi. Antioco dice inoltre che, in età ancora più antica, si chiamavano Enotrii ed Itali solo queli che gravitavano sullo Stretto di Sicilia, all'interno dell'istmo. Quest'istmo, tra il golfo di Hipponion - che Antiloco chiama Napetino - e quello di Scillunte, misura 160 stadi. Il periplo dell'area compresa all'interno dell'istmo fino allo Stretto è di 2000 stadi; in seguito, sempre secondo Antioco, il nome di Italìa così come quello degli Enotrii si estese fino al territorio di Metaponto e alla Siritide..... La Lucania, dunque, è situata fra la costa del mar Tirreno e quella del mar di Sicilia: sulla prima si estende dal Silaris al Laos, sulla seconda da Metaponto a Turi; sul continente essa si estende dalla terra dei Sanniti fino all'istmo che va da Turi a Cerilli, vicino a Laos: l'istmo misura 300 stadi".


VI 1,15
"Viene poi Metaponto, a circa 140 stadi dal porto di Eraclea. Si dice che essa sia fondazione dei Pilii nel loro ritorno da Troia, sotto il comando di Nestore e si racconta che l'agricoltura condusse gli abitanti ad una prosperità tale che essi dedicarono a Delfi una messe d'oro. Segno della fondazione pilia della città viene considerato il sacrificio espiatorio ai Neleidi; la città fu poi annientata dai Sanniti.
Antioco dice che il sito fu colonizzato in seguito da alcuni Achei di Sibari, giacchè esso era abbandonato. In realtà costoro furono mandati a chiamare per l'odio atavico che gli Achei avevano nei confronti dei Tarentini che li avevano cacciati dalla Laconia e per impedire pertanto che i Tarentini stessi, loro vicini, mettessero piede sul luogo.
Essendoci due città, di cui Metaponto era più vicina a Taranto, i nuovi arrivati furono persuasi dai Sibariti ad occupare Metaponto: il possesso di questo territorio, infatti, avrebbe assicurato anche il possesso della Siritide, mentre, se si fossero rivolti alla Siritide, avrebbero fatto in modo da aggiungere Metaponto al territorio di Taranto, che era proprio lì a fianco. Combattendo poi contro i Tarentini e contro gli Enotri che occupavano il territorio un pò più all'interno, giunsero ad un accordo sulla parte del territorio che doveva costituire il confine fra l'Italìa di allora e la Iapigia. A Metaponto viene anche localizzata la leggenda di Metaponto e quella della prigioniera Melanippe e di suo figlio Beoto. Antiloco ritiene che la città di Metaponto si chiamasse precedentemente Metabon e che il suo nome si fosse modificato in seguito; ritiene inoltre che Menalippe fosse stata condotta non all'eroe Metabos, ma a Dios. La prima ipotesi sarebbe provata dalla presenza di un santuario dell'eroe Metabos, la seconda dalla testimonianza del poeta Asios quando dice, a proposito di Beoto: 'Fu generato dalla bella Melanippe nel palazzo di Dios', come se appunto presso Dios fosse stata condotta Melanippe e non presso Metabos.
Secondo Eforo, fondatore di Metaponto fu Daulio, tiranno di Crisa, presso Delfi. C'è poi anche una leggenda secondo cui colui che fu inviato dagli Achei per condurre l'opera di colonizzazione intrapresa con i Sibariti, fu un certo Leucippo, che, essendosi dapprima fatto prestare il posto dai Tarentini per un giorno ed una notte, si rifiutava poi di restituirlo: di giorno infatti rispondeva alle loro proteste di aver richiesto ed ottenuto il luogo per la notte successiva, di notte sosteneva di averne diritto anche per il giorno seguente.
Dopo Metaponto vengono Taranto e la Iapigia..".


VI 3,1
"Avendo già descritto la regione dell'antica Italìa fino a Metaponto, devo ora parlare delle regioni immediatamente vicine".



Strabone: "Geografia. L'Italia". Trad. Anna Maria Biraschi, Milano, 1988